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Il futuro della formazione? Si chiamerà EdTech

Le aziende, già oggi, investono praticamente metà del loro budget destinato alla formazione in servizi e prodotti di digital learning. Basta questo dato per capire quanto rilevante sta diventando il settore EdTech, il termine che fonde tra loro le parole “education” e “technology. A fare il punto su questo mondo ci ha pensato il Politecnico di Milano, con il 1° Osservatorio EdTech, sostenuto tra gli altri, anche da PHYD.
Abbiamo incontrato Camillo Loro, ricercatore e direttore dell’Osservatorio EdTech, per capire meglio cosa sta succedendo nel mondo della formazione.

Camillo, anzitutto, cosa è emerso dal Primo Osservatorio sul settore condotto dal Politecnico di Milano?

La pandemia ha dato una scossa all’intero mercato della domanda EdTech in Italia: dalla didattica a distanza alla formazione corporate, istituti scolastici, atenei e imprese hanno dovuto in qualche modo fare dei passi avanti nella digital transformation in ambito formativo. E i benefici sono stati importanti: dal miglioramento dei processi amministrativi nelle scuole, alla condivisione delle esperienze tra allievi e tra formatori e allievi, fino ad arrivare al miglioramento della qualità educativa stessa. La creazione di nuovi prodotti formativi aumenta la curiosità e il mettersi in gioco delle persone, e la tecnologia permette l’estensione delle possibilità di apprendimento, secondo tempi e luoghi che sono autonomamente gestibili.

Tutto bene, quindi?

In realtà, c’è ancora tanta strada da fare. Così come gli istituti e le imprese debbono investire nella tecnologia pensando più al ritorno raggiungibile in termini di efficacia che all’aspetto economico, i docenti devono fare lo sforzo di acquisire le competenze necessarie per un uso efficace della tecnologia e una progettazione “innovativa” dei contenuti.

Innovazione e formazione: quanto sono legati questi due aspetti tra loro?

Il tema dell’innovazione nella formazione nasce già a partire dagli anni ’50, negli USA. Il focus è sulla tensione tra gli aspetti pedagogico-educativi e quelli legati alla tecnologia. Tra gli anni ’70 e gli anni ’80, si inizia a parlare di EdTech come di un processo integrato che coinvolge persone, procedure, idee, tecnologia in tutte le fasi dell’apprendimento. Negli anni ’90, vengono definite le fasi del processo di apprendimento che possono essere mediate da tecnologie: il design, lo sviluppo, l’utilizzo, la gestione e la valutazione del percorso formativo. Successivamente, ci si sposta verso una concezione secondo la quale il supporto della tecnologia avviene principalmente attraverso gli hardware, andandone un po’ a restringere il campo di azione. Negli anni più recenti l’EdTech è considerato come l’insieme di strumenti che possano supportare nel modo migliore lo sviluppo di nuove conoscenze e abilità dell’individuo.

E oggi?

L’Osservatorio definisce l’innovazione a supporto della formazione, o meglio l’Educational Technology, come “l’insieme delle soluzioni a supporto del processo educativo, volto a massimizzare la qualità dell’esperienza di apprendimento e abilitato da tecnologie hardware a software che ne mediano e ne innovano (i) il canale di trasmissione, (ii) la modalità di creazione e organizzazione dei contenuti, (iii) l’interazione docente-discente, discente-discente e docente-docente, (iv) il design dell’ambiente di apprendimento e (v) la modalità di valutazione, a tutti i livelli educativi.

Cosa aspettarci nei prossimi anni? Verso dove si indirizzerà il mondo EdTech?

Ci immaginiamo tre direttrici principali:

  • personalizzazione dei contenuti. Sempre più ci si sta indirizzando verso soluzioni capaci di creare percorsi di formazione personalizzati tenendo in considerazione diversi parametri (es.: inclinazioni naturali, capacità) al fine di colmare i gap di competenze individuali;
  • upskilling e reskilling. La tendenza è quella di supportare lo sviluppo di nuove competenze rispetto all’ambito di specializzazione dell’individuo o per il riposizionamento sul mercato;
  • analytics e realtà virtuale. Si inizia a investire anche nel mondo EdTech in strumenti capaci di supportare l’attuazione efficace della formazione (per esempio attraverso laboratori virtuali) e per offrire nuove e innovative esperienze di apprendimento.

Una carriera nell’EdTech: quali consigli daresti?

Immaginarsi una carriera nell’EdTech è interessante e sfidante al tempo stesso! Darei essenzialmente tre consigli imprescindibili per chi si avventura in questo affascinante mondo:

  • formazione continua e confronto assiduo con gli esperti del settore, iniziando anche a seguire corsi di formazione innovativi che permettano di testare personalmente il supporto tecnologico al processo formativo;
  • essere consapevoli dei benefici che si possono raggiungere attraverso le soluzioni tecnologiche e le innovazioni di contenuto nel processo formativo, per avere chiari gli obiettivi raggiungibili nel percorso di EdTech transformation;
  • aggiornarsi costantemente sugli sviluppi attesi nel mondo EdTech, prendendo come punti di riferimento le best practice italiane e le iniziative internazionali.

E, ovviamente, aggiungiamo noi, continuate a seguire i lavori dell’Osservatorio che, dopo questo primo anno, speriamo possa rappresentare un punto di riferimento sull’innovazione digitale nel mondo EdTech!

 

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